Vi riporto la mail che mi ha spedito il mio amichetto Marco che è andato a fare il genio-lavorante a San Jose, California... Io mi sono sbellicata dalle risate, e poi dicono che l'america è il Paese avanti! Cmq sto prendendo in considerazione l'idea di andare a trovarlo in un viaggetto post-laurea!
Ciao bambini,
so che avete passato le ultime due settimane a controllare la posta ogni 5 minuti in attesa di questa mia email. Beh, stappate il tavernello.
Dunque, tanto per tranquillizzare mamme e zie ho una casa e una macchina.
Inizio dalla casa: vivo in un quartiere residenziale molto up con Angie, 33enne manager di un'azienda di elettronica. Quando mi sono trasferito, ha subito chiamato sua madre per annunciarle che finalmente viveva con un uomo. Grosse risate. Si', perche' e' lesbica da generazioni. Ma non di quel lesbico tipo filmino porno finto di Paris Hilton. Di quel lesbico tipo cicciona coi capelli corti e la maglietta degli Oakland Raiders. E le amiche sono tutte cosi', indistinguibili. Ah, sono pure tutte messicane. Sono cosi' nere e rotondette che me le immagino sempre con un Buondi' Motta in bocca che fanno chomp chomp.
Pero' le amo gia' tutte visto che la mia prima sera abbiamo fatto un bbq guardando la boxe sul maxischermo al plasma HD, con vagonate di carne e salsicce. Il sistema homevideo e' da competizione e ha un telecomando che non ho mai visto in vita mia che si illumina di blu appena lo tocchi e sembra un phaser di star trek. E' ampiamente la cosa piu' figa che ho visto finora nella mia vita dopo Milan-Liverpool. Comunque sia, loro bevono come lo scarico per svuotare l'oceano e in 5 minuti erano tutte imbriaghe. Io no. Pero' cosi' facendo hanno disintegrato la mia fantasia di trovarmi con 10 donne che lesbicano ubriache a bordo piscina (ah, si', ho anche la piscina e l'idromassaggio). Nel senso, non me lo immaginavo cosi'. Almeno i capelli lunghi. Quindi quando una delle tizie, Jenna (giuro), ha buttato li' "tutte in piscinaaaa" sono fuggito e mi sono rinchiuso in camera, nell'armadio, come il bambino del sesto senso.
A parte questo Angie e Diane sono molto carine e disponibili e NO MAMMA NON SONO BISEX MA PROPRIO LESBICHE E BASTA QUINDI STAI TRANQUILLA.
Ho una bella camera con 10 cm di moquette, letto queen size e il satellite e un bel bagno. Sto come nu' pascia'.
Ma il mio vero orgoglio e' la macchina. Un 3.8 benzina V6. Velocita' massima 120 km/h, pero' da 0 a 120 tira come Carmen Russo. Sei posti, cambio al volante. Color carta da zucchero (non so bene eh, dico per dire un colore). Una Ford Taurus che sembra un'astronave, mi costa di piu' l'assicurazione della macchina. Pero' mi porta in giro finora dignitosamente e consuma mediamente poco per gli standard locali.
Dal punto di vista lavorativo non ho ancora fatto una mina visto che il mio capo e' ammalato. Il posto e' bello tendente al bellissimo, in cima a una collina, dentro a un parco naturale, con i leprotti e i daini. La sola cosa che mi sta sui coglioni e' che lungo la salita per arrivarci, ci sono tre stop. Non tre incroci, tre stop. Nel nulla, per nulla. STOP STOP STOP. Che ne so, uno si e' perso nel deserto del Gobi, e all'improvviso, STOP. Ovviamente tutti si fermano, malgrado la visibilita' a destra e sinistra si estenda fino agli oceani. Non ho capito se e' per i leprotti, per i ciclisti, per provare i freni o per i pedoni, fatto sta' che ogni tanto quello davanti a te inchioda e poi riparte. Un fastidio.
Altra cosa top e' che vicino a casa ho il centro commerciale piu' spaziale che abbia mai visto, persino meglio della Corte a mortise (anche se qui non c'e' zanchetta, quindi figuratevi). Dico solo che ci sono 3 negozi che vendono spade.
Dunque, tanto per tranquillizzare mamme e zie ho una casa e una macchina.
Inizio dalla casa: vivo in un quartiere residenziale molto up con Angie, 33enne manager di un'azienda di elettronica. Quando mi sono trasferito, ha subito chiamato sua madre per annunciarle che finalmente viveva con un uomo. Grosse risate. Si', perche' e' lesbica da generazioni. Ma non di quel lesbico tipo filmino porno finto di Paris Hilton. Di quel lesbico tipo cicciona coi capelli corti e la maglietta degli Oakland Raiders. E le amiche sono tutte cosi', indistinguibili. Ah, sono pure tutte messicane. Sono cosi' nere e rotondette che me le immagino sempre con un Buondi' Motta in bocca che fanno chomp chomp.
Pero' le amo gia' tutte visto che la mia prima sera abbiamo fatto un bbq guardando la boxe sul maxischermo al plasma HD, con vagonate di carne e salsicce. Il sistema homevideo e' da competizione e ha un telecomando che non ho mai visto in vita mia che si illumina di blu appena lo tocchi e sembra un phaser di star trek. E' ampiamente la cosa piu' figa che ho visto finora nella mia vita dopo Milan-Liverpool. Comunque sia, loro bevono come lo scarico per svuotare l'oceano e in 5 minuti erano tutte imbriaghe. Io no. Pero' cosi' facendo hanno disintegrato la mia fantasia di trovarmi con 10 donne che lesbicano ubriache a bordo piscina (ah, si', ho anche la piscina e l'idromassaggio). Nel senso, non me lo immaginavo cosi'. Almeno i capelli lunghi. Quindi quando una delle tizie, Jenna (giuro), ha buttato li' "tutte in piscinaaaa" sono fuggito e mi sono rinchiuso in camera, nell'armadio, come il bambino del sesto senso.
A parte questo Angie e Diane sono molto carine e disponibili e NO MAMMA NON SONO BISEX MA PROPRIO LESBICHE E BASTA QUINDI STAI TRANQUILLA.
Ho una bella camera con 10 cm di moquette, letto queen size e il satellite e un bel bagno. Sto come nu' pascia'.
Ma il mio vero orgoglio e' la macchina. Un 3.8 benzina V6. Velocita' massima 120 km/h, pero' da 0 a 120 tira come Carmen Russo. Sei posti, cambio al volante. Color carta da zucchero (non so bene eh, dico per dire un colore). Una Ford Taurus che sembra un'astronave, mi costa di piu' l'assicurazione della macchina. Pero' mi porta in giro finora dignitosamente e consuma mediamente poco per gli standard locali.
Dal punto di vista lavorativo non ho ancora fatto una mina visto che il mio capo e' ammalato. Il posto e' bello tendente al bellissimo, in cima a una collina, dentro a un parco naturale, con i leprotti e i daini. La sola cosa che mi sta sui coglioni e' che lungo la salita per arrivarci, ci sono tre stop. Non tre incroci, tre stop. Nel nulla, per nulla. STOP STOP STOP. Che ne so, uno si e' perso nel deserto del Gobi, e all'improvviso, STOP. Ovviamente tutti si fermano, malgrado la visibilita' a destra e sinistra si estenda fino agli oceani. Non ho capito se e' per i leprotti, per i ciclisti, per provare i freni o per i pedoni, fatto sta' che ogni tanto quello davanti a te inchioda e poi riparte. Un fastidio.
Altra cosa top e' che vicino a casa ho il centro commerciale piu' spaziale che abbia mai visto, persino meglio della Corte a mortise (anche se qui non c'e' zanchetta, quindi figuratevi). Dico solo che ci sono 3 negozi che vendono spade.
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