"Pensavate di aver visto qualsiasi tipo di sport? Pensavate che una scopa è solo una scopa? Pensavate che le pietre non sarebbero mai potute essere l’elemento fondamentale di uno sport? Allora anche voi siete tra chi non ha mai sentito parlare di Curling. Non preoccupatevi, sarete in ottima compagnia,infatti questo sport non è tra i più noti in Italia seppur vanti antiche origini. Assistendo per la prima volta ad una partita, il primo pensiero che si manifesta nella mente, pronta ad interrogarsi su cosa si stia realmente guardando, è : “siamo di fronte alla nuova frontiera delle…bocce”. Ma andiamo con ordine, il curling nasce nel 1511 anche se si dovrà attendere circa altri due secoli perché ci sia una stesura formale delle regole di questo sport. Il fenomeno Italiano è invece piuttosto recente, infatti è solo nel 1953 che viene riconosciuto dalla federazione italiana sport del ghiaccio e nel 1973 il curling italiano viene ammesso alla WCF (world curling federation). Dal 1998 il curling è diventato sport olimpico, e data la prossima apertura dei giochi olimpici invernali di Torino 2006 cerchiamo di saperne di più per poter meglio sostenere la nostra nazionale.
Le partite si svolgono su rettangolo,stretto e lungo, di ghiaccio sul quale si fanno scivolare le stones, grandi pietre circolari con un manico colorato sulla sommità. Ogni partita è suddivisa in 10 and (manche) con una extra and in caso di parità con una durata di circa due ore. Altri elementi fondamentali sono il broom (scopa) e la scarpe che permettono di avere un diverso attrito dei piedi sul ghiaccio. La partita inizia con il lancio dello stone da parte del primo giocatore (il lead), successivamente, effettuati i due tiri dei due lead, seguono due tiri dei second, quattro tiri dei third e si conclude l’and con quattro tiri alternati dei skip, giocatori che dettano le strategie, delle due squadre. L’obiettivo è quello di piazzare lo stone nella house ovvero al centro di quattro cerchi concentrici di colore blue bianco e rosso molto simili ad un bersaglio. Ma è solo successivamente al lancio che si assiste alla fase più entusiasmante del gioco: gli “scopatori” o sweepers, nell’accezione anglosassone, cercheranno di influenzare la traiettoria dello stone strofinando energicamente, con i loro scopettoni, il ghiaccio cosi da renderlo più liscio e riducendone l’attrito faciliteranno il raggiungimento dell’obiettivo. Il primo contatto con questo sport può destabilizzare un attimino ma basta poco, una volta superata la diffidenza verso scope e pietre, per esserne coinvolti e ritrovarsi a tifare. Così quando facendo zapping vi capiterà di vedere delle persone che scivolano sul ghiaccio con degli scopettoni tra le mani e delle giacche azzurre, non cambiate canale pensando che sia una puntata di mai dire tv, ma fermatevi un attimo e sostenete i nostri atleti ".
Le partite si svolgono su rettangolo,stretto e lungo, di ghiaccio sul quale si fanno scivolare le stones, grandi pietre circolari con un manico colorato sulla sommità. Ogni partita è suddivisa in 10 and (manche) con una extra and in caso di parità con una durata di circa due ore. Altri elementi fondamentali sono il broom (scopa) e la scarpe che permettono di avere un diverso attrito dei piedi sul ghiaccio. La partita inizia con il lancio dello stone da parte del primo giocatore (il lead), successivamente, effettuati i due tiri dei due lead, seguono due tiri dei second, quattro tiri dei third e si conclude l’and con quattro tiri alternati dei skip, giocatori che dettano le strategie, delle due squadre. L’obiettivo è quello di piazzare lo stone nella house ovvero al centro di quattro cerchi concentrici di colore blue bianco e rosso molto simili ad un bersaglio. Ma è solo successivamente al lancio che si assiste alla fase più entusiasmante del gioco: gli “scopatori” o sweepers, nell’accezione anglosassone, cercheranno di influenzare la traiettoria dello stone strofinando energicamente, con i loro scopettoni, il ghiaccio cosi da renderlo più liscio e riducendone l’attrito faciliteranno il raggiungimento dell’obiettivo. Il primo contatto con questo sport può destabilizzare un attimino ma basta poco, una volta superata la diffidenza verso scope e pietre, per esserne coinvolti e ritrovarsi a tifare. Così quando facendo zapping vi capiterà di vedere delle persone che scivolano sul ghiaccio con degli scopettoni tra le mani e delle giacche azzurre, non cambiate canale pensando che sia una puntata di mai dire tv, ma fermatevi un attimo e sostenete i nostri atleti ".
Questo è l'articolo che mi ha spedito gentilmente il moroso della Conquiz. E lo ringrazio col cuore. Grazie Simone! Ma ricordate che come hanno detto a Zelig, il Curling è soprattutto la metafora della vita: uno lavora, due scopano, e un altro guarda.
Ps: poi mi spiegate che diamine c'entra la donna nuda sopra la stone!?
1 commenti:
ma sopratttutto perchè ha la gamba a scanalature?
cazzo di fotografi.
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