La festa alla fine è stata come dire...particolare. Credo che non ci sia un aggettivo per descriverla in modo azzeccato. C'è stata una dimostrazione di Tango Argentino... Da dove cominciamo!? Il ballerino sembrava Carlo Lucarelli un po' ingrassato. Camicia bianca e pezzata dopo cinque nanosecondi. Scarpetta con tacco e aria grave di chi deve tagliare il filo blu della bomba che sta per distruggere l'umanità intera. La ballerina era la controfigura cessa di un cavallo da corsa. Meglio anzi un labrador. Arrivata con trolley da non so dove, ma visibilmente già spossata dalla gran fatica. E se la tiravano fuori dalle grazie di Dio.
Due passetti in avanti.
Toccata di naso.
Manazza sul culo.
Due passi di lato.
Sguardo da pesce.
Una strisciata di coscia.
Un passetto indietro e stop.
"Piccola pausa dobbiamo riposare".
Ci mancava lo scambio di rosa con dentiera annessa e il quadretto sarebbe stato completo. Eh...beh. Da domani mi compro il manuale del ballerino di Tango Argentino (e fa pure rima) e mi auto proclamo gran maestra. Se per un caso qualsiasi qualcuno di voi volesse organizzare un festino ritenetemi disponibile. Successo assicurato.
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