Seguendo una momentanea ispirazione mi sono messa a dipingere. Beh, dipingere è sicuramente una parola grossa nel mio caso... Sarebbe più corretto utilizzare il termine "ridipingere", visto che la mia specialità è la copia di opere già celebri senza il mio intervento. Mi sono già cimentata con un remake di un vecchio calendario vespa degli anni 70, e ieri mi è partito l'embolo per gli inarrestabili omini di Keith Haring.
Sinceramente il risultato è stato inaspettatamente buono. Non per falsa modestia, ma per la semplicità e spontaneità del soggetto. Quindi mi è sembrato giusto fare un giro con il mio grande amico Gugol, (in confidenza io lo posso chiamare così), e ho scoperto un po' di cose su questo autore, esponente della Pop-Art newyorkese.
Gira l'America in autostop, poi studia arte...ma si rifiuta di smettere di dipingere sui muri della metropolitana...e venne per questo più volte arrestato. Ma dipingere era più forte di lui. La gente staccava le sue opere dai muri e le rivendeva. Andò anche a Berlino e dipinse dei bambini sul famigerato muro. E' il 1987 quando pronuncia queste parole: "Nella mia vita ho fatto un sacco di cose, ho guadagnato un sacco di soldi e mi sono divertito molto. Ma ho anche vissuto a New York negli anni del culmine della promiscuità sessuale. Se non prenderò l'AIDS io, non la prenderà nessuno". Parole profetiche: Keith Haring muore, infatti, tre anni più tardi, nel 1990, a causa dell'AIDS. La bio in ogni caso per chi fosse interessato è su http://www-utenti.dsc.unibo.it/~missirol/ig/. Non la inserisco qui perchè altrimenti vi tagliate le vene per lungo. O largo...scegliete voi.
Riporto un passo del suo diario, che mi è piaciuto in particolar modo.
"Se cerco di modellare la mia vita su quella di qualcun altro, finisco per sprecarla riproducendo le cose per puro e vacuo spirito di accettazione. Ma se vivo la vita a modo mio e faccio in modo che gli altri artisti mi influenzino solo come riferimenti esterni o come punti di partenza, posso costruire una consapevolezza ancora maggiore invece di restarmene qui inattivo. Se sarò in grado di capire questo e di metterlo in pratica mi sarà d'aiuto, ma ho di nuovo paura... Vorrei soltanto essere più sicuro di me e cercare di scordare tutti i miei stupidi preconcetti e le idee sbagliate e limitarmi a vivere. Semplicemente vivere. Finché non morirò." (29 aprile 1977)
ps:non per rovinare il momento poetico, ma se qualcuno volesse un mio dipinto da rivendere quando sarò famosa e all'altro mondo...il numero di tel. ce l'avete, no!?
3 commenti:
e quanto vale un autoscatto fatto col cellulare che ti ritrae con la tua opera e visibili lineamenti corroborati ,da artista che ha creato?!...io ce l' ho...
posso sempre ucciderti dopo un toto numero di opere
che so tipo 15
e diventar l'amante di un qualsivoglia critico d'arte.
ma forse è più facile
diventare l'amante di un amante di un critico d'arte.
mah.
e se inserissi anche la tua faccia scannerizzata in questo mitico blog?
sarebbe un successo...
baci
Anna R.
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