Così diceva l'invito al matrimonio di Marco e Durcileia, stampato su un cartoncino di carta riciclata con due omini che si tengono per mano davanti al sole. C'era anche la poesia "Ho trovato te", di Dogmar Werth, che recita:
Hai afferrato le mie mani e il cuore miodonandomi spazi per riconoscermi.hai fatto fiorire le mie naturalezzecon la tua bellissima semplicitàcon ogni tuo sorriso,nelle parole,nei tuoi gesti.Mi hai salvato senza saperlo.E ritrovandomiho trovato te.
La cerimonia rispecchiava tutte queste cose. Semplice. Essenziale. Con tanti colori. Multietnica. Ritmata da canzoni coinvolgenti.
Tra gli ospiti c'erano personalità di spicco del tessuto cittadino. Pedagoghi. Giuristi. Economisti mondiali giunti per l'occasione.
Persone molto importanti (e di fama internazionale) che non sono potute mancare alla gioia di Marco e la sua Durci... creando non pochi problemi al servizio di sicurezza...
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