Tanto lo sapete che sono fissata perciò non fate quella faccia!
Ore 21.50 son pronta di fronte alla Tv, che ho preventivamente spostato e sintonizzato, cosicché mi metto a letto e aspetto, beata, che inizi la mitica nuova edizione di Sanremo. Ammetto di partire con un po’ di pregiudizi. Già da sito ufficiale del Festival si sentiva la puzzetta di naftalina dei vari Toto Cutugno e Little Tony tirati fuori dall’armadio per l’occasione…insieme a Eugenio Bennato, e la Bertè. Vabbè. C’è pure la rima.
Adesso sto guardando Frizzi con aria sofferente, e c’è la signorina Tarocco che forse produce carte da gioco…dai su…però se una che si chiama Tarocco fa le carte allora io mi chiamo Roman dovrei farmi minimo minimo un calciatore della Roma…o che ne so…. Però no! Non faceva carte da gioco, quindi io non devo sposarmi in seconde nozze con Totti! Alè.
Pubblicità. Comincia Sanremooooooooooooo!!!!!!
Scenografia che non mi convince. Almeno per il momento. Parte Gianni Morandi che scende da una scalinata che sembra disegnata – no dai la scalinata è proprio una figata - che però canta Nel Blu Dipinto Di Blu, canzone che mi sta sulle balle in un modo epico…
Esce Chiambretti che sembra un cameriere con giacca bianca e scarpette bianche rosse e verdi, che ovviamente fa battute su Pippo. Mah. Escono dodici sosia di Pippo e mentre Chiambretti sbraita io ho un po’ di nausea. Esce l’ultimo Baudo sbucando direttamente dal sotto palco, tipo ascensore, o meglio tipo alba dei morti dei viventi.
Mi sa che quest’anno l’atmosfera sarà molto anni ’80… e cmq Pippone ha già scazzato dimenticando di dire l’ultimo dei big in carica, cioè uno che la sfiga se la porta proprio a braccetto, ovvero Michele Zarrillo. Vabbè. Delle vallette nemmeno a parlarne, non so perché, ma mi sa che l’anno prossimo faremo richiesta per le quote rosa anche al festival. Inizia Paolo Meneguzzi. Canzone trita e ritrita, con stonatura iniziale e urletto che fa molto Renato Zero. “GRANDEEE”. Senza essere cattiva…nna mmerda!
Escono le donne. A quanto pare si dividono le serate. Stasera o la bionda o la mora. La bionda, Andrea Osvart, in abito rosso-rosa che canta pure, e mi scende il latte alle ginocchia. Balletto del casso e sono davvero schifata. Ho bisogno di una birra. A quanto pare per entrare in Italia le hanno scritto sul permesso di soggiorno che faceva la domestica…e per come canta poteva pure continuare nella professione. Mò tocca a L’Aura. Canta bene ma come ca**o si muove non si sa. Adesso arrivano i Milagro, che già dal nome sembrano una telenovela spagnola, e che infatti fanno piangere. Attendo tempi migliori. Eccolo…preceduto dalla puzzetta di stantio...Toto Cutugno...se prima piangevo ora singhiozzo. Sigh. Na botta di vita con Frankie Hi Energie. Mia madre ascolta e dice “Beh allora l’anno prossimo ci vado anche io”. Mah. Sono perplessa ma almeno ho smesso di lacrimare. Adesso tocca ad Andrea Bonomo. I capelli di quest’uomo sono stati messi in piega da una parrucchiera d’eccezione, la Lola del latte Granarolo, con una singola leccata. E forse gli ha scritto pure la canzone. L’esperto dice “buon timbro e buona personalità vocale”. Concesso.
Figata spaziale l’orchestra si alza tipo come fosse un mega ascensore e lascia spazio –completamente tutto il palco- per gli sfighez di High School Musical.
Cambio d’abito per la Osvart. Rosa antico, bel vestito, classe e molto educata. Proprio una brava tosetta. Ed ecco Fabrizio Moro. Vestito con gli stessi vestiti dell’anno scorso, e con ogni probabilità non li ha proprio mai tolti di dosso, perché camminavano un po’ precedendolo. Imita a manetta Vasco Rossi. Pollice verso il basso per il clone del Blasco… Frank Head, che veramente non commento. Vestiti stile Cavalli dopo che ha bevuto e vomitato dal naso dieci Cuba Libre. Anna Tatangelo che giuro sembra mia nonna, per come parla –impostatissima- e ormai canta come il consorte. Minchia che odio. Le mie tette sono vere però!!! Le sue nooooooo! Sbocciate come il sole all’improvviso! Fintissima! L’esperto commenta “ecco che D’Alessio viene fuori”, ovvero che la canzone è uguale a tutte le altre. La ragazza ha perso tutta la sua autonomia, sorry. Sfiga dopo sfiga…Michele Zarrillo…gatti neri e la Fletcher che si grattano le palle in prima fila e fuori dall’Ariston. Ed è con noi anche Peppe Vessicchio!!! Fuggito dalle grinfie della De Filippi! Prima strofa e mi è già caduto a terra lo zebedeo destro, cresciutomi durante la performance della Gigina D’Alessia.
Danza del ventre della Osvart. Ecco i Melody Fall, che sono Puffo Forzuto, al basso, Golosone, voce, Naturone alla Batteria e Gargamella alla chitarra, travestiti da pipistrello. Età media 5. Canzone uguale a “she will be love”, canzone da sigla di telefilm. Look dark dei miei maroni.
Esce Lenny Kravitz con occhialoni da sole e taccazzi. Playback purissimo. In radio i Gialappa dicono che i tecnici oggi durante le prove lo chiamavano “Genni Crazy”. Cose che capitano. Chiambretti dice che Lenny è nato il 26 maggio, come Miles Davies, e come meeeee!!! E Mike. Eugenio Bennato. Lui uscito dal freezer dove si conservava felice, ma mi dispiace dirlo, è l’unica canzone ritmata finora ascoltata. È una taranta, a dirla tutta. L’esperto dice “la corista –salentina- ha aperto la notte della taranta l’anno scorso”. L’uomo del monte ha detto sì.
Arriva l’altro figlio dei Pooh. Daniele Battaglia. Forse non è mona come il Dj Francesco ma è stonato uguale. Secondo me domani non lo guarda nessuno… arriva Max Gazzè. Spero e confido in lui. È vestito sobrio. Ci rimango già male. La canzone non sorprende e non delude. Non mi dispiace ma nulla a che fare con quelle belle note a cui ci ha abituati. Valerio Sanzotta. Sembra uno dei sardi di Striscia. Mamma mia che uomo sfiga. Ora tocca a tale Giua, che secondo Chiambretti assomiglia a Toris Amo, (Tori Amos). Vabbè. Pippo la bacia. Mollicone. Il titolo è “Tanto non vengo”. Ih ih ih. Stecca. E non solo non viene…non arriva nemmeno alla seconda serata. Amen. Tricarico! È l’ultimo. Speriamo! Please. È perplessissimo. Ed è una merda di canzone. Stecche assurde. Mamma mia. Ragazzi mi son vergognata per lui. Lo giuro.
Passano il turno tutti quelli che non credevo. Sanremo è Sanremo. Peccato.
1 commenti:
Rischi di essere querelata da tutto il cast di Sanremo al completo.. te ne rendi conto?
E poi, chi sarà mai quest'esperto..:)
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