ieri sera che bello mio nonno
28 febbraio 2008 | Pubblicato da Formucca alle 17:14 1 commenti
Sanremo 2 puntata...only the braves...
Signori e Signore…sono veramente in crisi perché non ho una mia canzone preferita. Forse, mi vergogno quasi, direi Eugenio Bennato…e Max Gazzè perché l’ho sentita registrata ed era molto meglio di ieri…
Non c’è limite al peggio e dunque arriva la nazionale sacerdoti che canta We are the champions in latino, divenuta quindi Sumus Campiones… Mariiiia! Ed è proprio il caso di dirlo.
Passano il turno, Ariel, La Scelta, Sonora e Jacopo Troiani. Confido ne La Scelta…
Buonanotte sopravvissuti.
27 febbraio 2008 | Pubblicato da Formucca alle 09:19 1 commenti
Sanremo 1 puntata...se sopravviveverete...
Adesso sto guardando Frizzi con aria sofferente, e c’è la signorina Tarocco che forse produce carte da gioco…dai su…però se una che si chiama Tarocco fa le carte allora io mi chiamo Roman dovrei farmi minimo minimo un calciatore della Roma…o che ne so…. Però no! Non faceva carte da gioco, quindi io non devo sposarmi in seconde nozze con Totti! Alè.
Pubblicità. Comincia Sanremooooooooooooo!!!!!!
Scenografia che non mi convince. Almeno per il momento. Parte Gianni Morandi che scende da una scalinata che sembra disegnata – no dai la scalinata è proprio una figata - che però canta Nel Blu Dipinto Di Blu, canzone che mi sta sulle balle in un modo epico…
Esce Chiambretti che sembra un cameriere con giacca bianca e scarpette bianche rosse e verdi, che ovviamente fa battute su Pippo. Mah. Escono dodici sosia di Pippo e mentre Chiambretti sbraita io ho un po’ di nausea. Esce l’ultimo Baudo sbucando direttamente dal sotto palco, tipo ascensore, o meglio tipo alba dei morti dei viventi.
Mi sa che quest’anno l’atmosfera sarà molto anni ’80… e cmq Pippone ha già scazzato dimenticando di dire l’ultimo dei big in carica, cioè uno che la sfiga se la porta proprio a braccetto, ovvero Michele Zarrillo. Vabbè. Delle vallette nemmeno a parlarne, non so perché, ma mi sa che l’anno prossimo faremo richiesta per le quote rosa anche al festival. Inizia Paolo Meneguzzi. Canzone trita e ritrita, con stonatura iniziale e urletto che fa molto Renato Zero. “GRANDEEE”. Senza essere cattiva…nna mmerda!
Escono le donne. A quanto pare si dividono le serate. Stasera o la bionda o la mora. La bionda, Andrea Osvart, in abito rosso-rosa che canta pure, e mi scende il latte alle ginocchia. Balletto del casso e sono davvero schifata. Ho bisogno di una birra. A quanto pare per entrare in Italia le hanno scritto sul permesso di soggiorno che faceva la domestica…e per come canta poteva pure continuare nella professione. Mò tocca a L’Aura. Canta bene ma come ca**o si muove non si sa. Adesso arrivano i Milagro, che già dal nome sembrano una telenovela spagnola, e che infatti fanno piangere. Attendo tempi migliori. Eccolo…preceduto dalla puzzetta di stantio...Toto Cutugno...se prima piangevo ora singhiozzo. Sigh. Na botta di vita con Frankie Hi Energie. Mia madre ascolta e dice “Beh allora l’anno prossimo ci vado anche io”. Mah. Sono perplessa ma almeno ho smesso di lacrimare. Adesso tocca ad Andrea Bonomo. I capelli di quest’uomo sono stati messi in piega da una parrucchiera d’eccezione, la Lola del latte Granarolo, con una singola leccata. E forse gli ha scritto pure la canzone. L’esperto dice “buon timbro e buona personalità vocale”. Concesso.
Figata spaziale l’orchestra si alza tipo come fosse un mega ascensore e lascia spazio –completamente tutto il palco- per gli sfighez di High School Musical.
Cambio d’abito per la Osvart. Rosa antico, bel vestito, classe e molto educata. Proprio una brava tosetta. Ed ecco Fabrizio Moro. Vestito con gli stessi vestiti dell’anno scorso, e con ogni probabilità non li ha proprio mai tolti di dosso, perché camminavano un po’ precedendolo. Imita a manetta Vasco Rossi. Pollice verso il basso per il clone del Blasco… Frank Head, che veramente non commento. Vestiti stile Cavalli dopo che ha bevuto e vomitato dal naso dieci Cuba Libre. Anna Tatangelo che giuro sembra mia nonna, per come parla –impostatissima- e ormai canta come il consorte. Minchia che odio. Le mie tette sono vere però!!! Le sue nooooooo! Sbocciate come il sole all’improvviso! Fintissima! L’esperto commenta “ecco che D’Alessio viene fuori”, ovvero che la canzone è uguale a tutte le altre. La ragazza ha perso tutta la sua autonomia, sorry. Sfiga dopo sfiga…Michele Zarrillo…gatti neri e la Fletcher che si grattano le palle in prima fila e fuori dall’Ariston. Ed è con noi anche Peppe Vessicchio!!! Fuggito dalle grinfie della De Filippi! Prima strofa e mi è già caduto a terra lo zebedeo destro, cresciutomi durante la performance della Gigina D’Alessia.
Danza del ventre della Osvart. Ecco i Melody Fall, che sono Puffo Forzuto, al basso, Golosone, voce, Naturone alla Batteria e Gargamella alla chitarra, travestiti da pipistrello. Età media 5. Canzone uguale a “she will be love”, canzone da sigla di telefilm. Look dark dei miei maroni.
Esce Lenny Kravitz con occhialoni da sole e taccazzi. Playback purissimo. In radio i Gialappa dicono che i tecnici oggi durante le prove lo chiamavano “Genni Crazy”. Cose che capitano. Chiambretti dice che Lenny è nato il 26 maggio, come Miles Davies, e come meeeee!!! E Mike. Eugenio Bennato. Lui uscito dal freezer dove si conservava felice, ma mi dispiace dirlo, è l’unica canzone ritmata finora ascoltata. È una taranta, a dirla tutta. L’esperto dice “la corista –salentina- ha aperto la notte della taranta l’anno scorso”. L’uomo del monte ha detto sì.
Arriva l’altro figlio dei Pooh. Daniele Battaglia. Forse non è mona come il Dj Francesco ma è stonato uguale. Secondo me domani non lo guarda nessuno… arriva Max Gazzè. Spero e confido in lui. È vestito sobrio. Ci rimango già male. La canzone non sorprende e non delude. Non mi dispiace ma nulla a che fare con quelle belle note a cui ci ha abituati. Valerio Sanzotta. Sembra uno dei sardi di Striscia. Mamma mia che uomo sfiga. Ora tocca a tale Giua, che secondo Chiambretti assomiglia a Toris Amo, (Tori Amos). Vabbè. Pippo la bacia. Mollicone. Il titolo è “Tanto non vengo”. Ih ih ih. Stecca. E non solo non viene…non arriva nemmeno alla seconda serata. Amen. Tricarico! È l’ultimo. Speriamo! Please. È perplessissimo. Ed è una merda di canzone. Stecche assurde. Mamma mia. Ragazzi mi son vergognata per lui. Lo giuro.
Passano il turno tutti quelli che non credevo. Sanremo è Sanremo. Peccato.
Pubblicato da Formucca alle 09:09 1 commenti
"la posizione"...è tutto vero
ti portava in bagno, puliva la tavolozza, ne ricopriva il perimetro con la carta igienica e poi ti spiegava: 'MAI, MAI appoggiarsi sul gabinetto' e poi ti mostrava 'la posizione' che consiste nel bilanciarsi sulla tazza facendo come per sedersi ma senza che il corpo venga a contatto con la tavolozza. La posizione' è una delle prime lezioni di vita di una bambina, importantissima e necessaria, deve accompagnarci per il resto della vita. Ma ancora oggi, da adulte, 'la
posizione' è terribilmente difficile da mantenere, quando hai la vescica che sta per esplodere.
uando 'devi andare' in un bagno pubblico, ti ritrovi con una coda di donne che ti fa pensare che dentro ci sia Brad Pitt. Allora ti metti buona ad aspettare, sorridendo amabilmente alle altre che aspettano anche loro con le gambe e le braccia incrociate. È la posizione ufficiale di 'me la sto facendo addosso'. Finalmente tocca a te, ma arriva sempre la mamma con 'la
bambina piccola che non può più trattenersi' e ne approfittano per passare avanti tutte e due! A quel punto controlli sotto le porte per vedere se ci sono gambe. Sono tutti occupati. Finalmente se ne apre uno e ti butti addosso alla persona che esce. Entri e ti accorgi che non c'è la chiave (non c'è mai); non importa... Appendi la borsa a un gancio sulla porta, e se non c'è (non c'è mai), ispezioni la zona, il pavimento è pieno di liquidi non ben definiti e non osi poggiarla lì, per cui te la appendi al collo ed è pesantissima, piena com'è di cose che ci hai messo dentro, la maggior parte delle quali non usi ma le tieni perché non si sa mai. Tornando alla porta... dato che non c'è la chiave, devi tenerla con una mano, mentre con l'altra ti abbassi i pantaloni e assumi 'la posizione'... AAhhhhhh... finalmente... A questo punto cominciano a tremarti le gambe... perché sei sospesa in aria, con le ginocchia piegate, i pantaloni abbassati che ti bloccano la circolazione, il braccio teso che fa forza contro la porta e una borsa di 5 chili appesa al collo. Vorresti sederti, ma non hai avuto il tempo di pulire la tazza né di coprirla con la carta, dentro di te pensi che non succederebbe nulla ma la voce di tua madre ti risuona in testa 'non sederti mai su un gabinetto pubblico!', così rimani nella 'posizione', ma per un errore di calcolo un piccolo zampillo ti schizza sulle calze!!! Sei fortunata se non ti bagni le scarpe. Mantenere 'la posizione' richiede grande concentrazione. Per allontanare dalla mente questa disgrazia, cerchi il rotolo di carta igienica maaa, cavolo...! non ce n'è...! (mai). Allora preghi il cielo che tra quei 5 chili di cianfrusaglie che hai in borsa ci sia un misero kleenex, ma per cercarlo devi lasciare andare la porta, ci pensi su un attimo, ma non hai scelta. E non appena lasci la porta, qualcuno la spinge e devi frenarla con un movimento brusco, altrimenti tutti ti vedranno semiseduta in aria con i pantaloni abbassati. NO!! Allora urli 'O-CCU-PA-TOOO!!!', continuando a spengere la porta con la mano libera, e a quel punto dai per scontato che tutte quelle che aspettano fuori abbiano sentito e adesso puoi lasciare la porta senza paura, nessuno oserà aprirla di nuovo (in questo noi donne ci rispettiamo molto) e ti rimetti a cercare il keenex, vorresti usarne un paio ma sai quanto possono tornare utili in casi come questi e ti accontenti di uno, non si sa mai. In questo preciso momento si spegne la luce automatica, ma in un cubicolo così minuscolo non sarà tanto difficile trovare l'interruttore! Riaccendi la luce con la mano del kleenex, perché l'altra sostiene i pantaloni, conti i secondi che ti restano per uscire di lì, sudando perché hai su il cappotto che non avevi dove appendere e perché in questi posti fa sempre un caldo terribile. Senza contare il bernoccolo causato dal colpo di porta, il dolore al collo per la borsa, il sudore che ti scorre sulla fronte, lo schizzo sulle calze... il ricordo di tua mamma che sarebbe vergognatissima se
ti vedesse così; perché il suo culo non ha mai toccato la tavolozza di un bagno pubblico, perché davvero 'non sai quante malattie potresti prenderti qui'. Ma la debacle non è finita... sei esausta, quando ti metti in piedi non senti più le gambe, ti rivesti velocemente e soprattutto tiri lo sciacquone! Se non funziona preferiresti non uscire più da quel bagno, che vergogna! Finalmente vai al lavandino. È tutto pieno di acqua e non puoi appoggiare la borsa, te la appendi alla spalla, non capisci come funziona il rubinetto con i sensori automatici e tocchi tutto finché riesci finalmente a lavarti le mani in una posizione da gobbo di Notredame per non far cadere la borsa nel lavandino; l'asciugamani è così scarso che finisci per asciugarti le mani nei pantaloni, perché non vuoi sprecare un altro kleenex per questo! Esci passando accanto a tutte le altre donne che ancora aspettano con le gambe incrociate e in quei momenti non riesci a sorridere spontaneamente, cosciente del fatto che hai passato un'eternità là dentro. Sei fortunata se non esci con un pezzo di carta igienica attaccato alla scarpa o peggio ancora con la cerniera abbassata!Esci e vedi il tuo ragazzo che è già uscito dal bagno da un pezzo e gli è rimasto perfino il tempo di leggere Guerra e Pace mentre ti aspettava. 'Perché ci hai messo tanto?' ti chiede irritato.
'C'era molta coda' ti limiti a rispondere. E questo è il motivo per cui noi donne andiamo in bagno in gruppo, per solidarietà, perché una ti tiene la borsa e il cappotto, l'altra ti tiene la porta e l'altra ti passa il kleenex da sotto la porta; così è molto più semplice e veloce perché tu devi concentrarti solo nel mantenere 'la posizione'. E la dignità.
25 febbraio 2008 | Pubblicato da Formucca alle 15:58 7 commenti
EDIZIONE STRAORDINARIA, SCOPERTA NUOVA RAZZA ANIMALE
22 febbraio 2008 | Pubblicato da Formucca alle 10:13 5 commenti
la reggina -con due g- delle figure di merda
21 febbraio 2008 | Pubblicato da Formucca alle 15:54 0 commenti
nuova frontiera? la portable prayer!
Pubblicato da Formucca alle 12:25 2 commenti
Ma io vorrei davvero vedere in faccia certa gente...
e passi l'adesivo "Gesù è il mio airbag"...anche se le robe pelose rosa sono veramente orride...
ma questo pirla che ha inserito la penna usb nel buchetto della stampante... vogliano parlarne?secondo me da piccolo non lo facevano giocare con i cubi...
non so voi...ma sto inizio settimana è già tragico. voglio andare a caaaaaaaaaaasaaaaaaaaaaaaa!!!
18 febbraio 2008 | Pubblicato da Formucca alle 09:20 1 commenti
la vespa con la copertina...
15 febbraio 2008 | Pubblicato da Formucca alle 16:44 2 commenti
Venerdi...venezia!
Venerdi i miei avvocati mi hanno spedito a venezia in Corte d'Appello, Penale e Civile (foto). A dire il vero la settimana scorsa ho sgambettato parecchio, ma per fortuna il tempo è stato clemente e mi ha concesso un fine settimana di sole. direi inoltre che è stata una fortuna visto che la cliente che dovevo incontrare è arrivata con 2 ore di ritardo...lasciandomi seduta sui gradini della Chiesa degli Scalzi a prendere pacificamente il sole. Mentre dunque restavo in attesa ho assistito ad una sfilata dei soggetti più assurdi mai visti in vita mia. Nello specifico:
- un ragazzo americano con felpa tigrata con scritto "I love Naples". credo sia l'unico in tutta italia in questo momento, dati i casini che quei poveretti hanno...
- 5 ragazze spagnole tutte vestite di bianco che sembravano la fotocopia di britney spears (prima che stesse male)
- una donna cowboy. giuro.
- 500 giappi muniti di trolley.
- il sosia di Fabio Capello...forse era lui... ma non so, in teoria dovrebbe essere in England, no!?
- 2 barcaioli che litigando si sono detti "Ma butate in ca' o rio" (trad. buttati in capo al rio, ovvero nel fiume), e l'altro ha risposto "e ti va' in mona to sorea" (trad. mi rifiuto di tradurre);
- una bambina minuscola completamente vestita di viola, tono su tono -ok, siamo in quaresima- con occhialoni da sole gialli schock.
- un "vaporettaio" che faceva passi di aerobica mentre faceva secndere la gente;
- tre tedeschi in maniche corte, seguiti da una signora con pelliccia;
- una turista di nazionalità non identificata con i moon boot di pelo;
- un cocker bianco e nero che invece dei peli in testa aveva dei boccili ricciuti, sembrava permanentato;
e il più bello di tutti:
- un uomo alto quasi due metri, con capello lungo stile lorenzo lamas all'apice della tamarritudune, con passo aggressivo e aria truce... con al guinzaglio un chihuahua bianco a pelo medio...
no ma dico... ma si può????!!!
11 febbraio 2008 | Pubblicato da Formucca alle 11:25 1 commenti
Etichette: studio
riflettendo un pochino...
05 febbraio 2008 | Pubblicato da Formucca alle 16:27 4 commenti