And the winner is... (of the pigna's day)


Sono in treno, sto tornando a casa finalmente, dopo un lunghissimo fine settimana milanese… Se vogliamo utilizzare la kantiana suddivisione del tempo in reale e psicologico, vi dirò onestamente che questo è stato il week end più lungo della mia vita. Il merito della lentezza dei minuti è stato del mio esimio docente, che per motivi di privacy chiameremo “uomo pigna”. (Pigna che non vi dico esattamente DOVE fosse situata, n.d.r.). Non mettendo in discussione il curriculum di Pigna, che deve sicuramente essere di tutto rispetto, sono certa di averlo visto tra i vincitori del premio “simpatia portami via”, e finalista del concorso “malati terminali oggi”. Partiamo dal look… indossava un completo blu, di almeno tre taglie più grandi, cravatta a righe su camicia a quadri, e sulle scarpe nere appariva una strana spruzzata di vernice bianca! Sorvoliamo sulla forfora, sullo strano alone viola che circondava gli occhi, e sulle strane, anzi, stranissime chiazze di calvizie non troppo precoci; sorvoliamo sul fatto che strisciava i piedi tipo Frankenstein, e arriviamo dunque alla infinita indisponenza del soggetto. Mr. Pigna, conosciuto anche come il principe dei cinici, da piccolo doveva sicuramente essere uno di quei bimbi ipercinetici che non stanno fermi nemmeno se li leghi. In poco meno di otto ore di lezione è riuscito ad inciampare sul cavo del pc almeno 17 volte, buttare giù la mia bottiglietta di acqua, uratre il mio trolley 2 volte, sedersi su cattedra e poltrona e banchi e il mouse del computer con intervalli regolari di tre secondi, tirare fuori i soldi dal suo portafoglio per contarli e riposizionarli, incazzarsi con la gente che parlava –io inclusa- e inimicarsi a tempo record tutta la classe. Un genio, signori, un genio!!!
Riporto alcune perle gentilmente concesse oggi, tra cui alcuni neologismi coniati per l’occasione!!!
Ovviamente mi sono divertita lo stesso… Eccovi le prelibatezze:
-ci stiamo televiosionizzando
-per fortuna c’è Quattro Ruote che pubblica in Russia, altrimenti saremmo dei provinciali del cavolo;
-con l’infotaiment (tipo Verissimo) ci stiamo banalizzando
-rammemorati = ricordati
-sto nella merda fammi chiamare a quello
-la frase “un’immagine è meglio di mille parole”… è la stronzata più grande che sia mai stata detta.

Un ringraziamento a Carolina per il supporto morale. Vi dico solo che il capotreno ha lasciato aperto l’interfono, e mentre diceva il solito annuncio di partenza gli è squillato il telefono. Ha dovuto rispondere facendoci assistere alla telefonata, che si è conclusa con un “dai Toni, spetta ‘n attimo!” Io amo il mio Paese!!!

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