Ed ho un pensiero che mi passa per la testa...


Ci sarebbero mille belle notizie questa settimana... il mio mini-giro a pr per l'attesissima laurea della teta, il matrimonio di Francesco, un mio animatore fondamentale in tante occasioni, il matrimonio di Lele e la Martina, amici di famiglia da quando sono nata. Eppure tra tutte queste belle notizie non riesco a non pensare a quella ragazza che è sparita a Lloret de Mar. Forse perchè è padovana, e proprio del paese dove sono nata io, forse perchè una controparte del nostro studio si chiama così, perchè quando pensi "Oddio la  potrei conoscere" va a finire che ti agiti di più. Forse perchè l'unica cosa che odio dell'essere donna è quella mancata sicurezza di girare da sola per il mondo, cosa che un ragazzo qualsiasi può fare con molti meno pensieri di me. Quanti progetti devo accantonare perchè senza un amico maschio che parta con te non si possono realizzare. Eppure l'idea che queste cose accadano mi paralizza, totalmente. Vai a ballare e non torni a casa perchè un infame ha deciso così. Ti mettono qualcosa nel bicchiere, o anche tu ti fidi del sorriso sbagliato e stop. Finisce tutto. Pianto e stridor di denti per chi resta, sogni nel cassetto andati in fumo per chi parte. Porca vacca... mi sento molto Cappuccetto in mezzo ai lupi cattivi.
Vero, sono state ingenue. Vero, forse in parte si poteva evitare. Ma chi non ha mai fatto una cavolata? A vivere fuori si diventa particolarmente attente a certe cose. Si dorme col cellu sempre acceso perchè la mamma è lontana è la mamma delle tue amiche diventi tu. E se ti succede qualcosa ci si chiama tra noi. Si sta in pensiero, si aspetta lo squillo prima di addormentarsi, per sapere che l'altra persona è arrivata, tutto ok. Storie da cardiopalama ne sono successe, anche a me. Abitavo di fronte alla questura, ufficio stranieri... era sempre pieno di gente assurda che mi seguiva anche fino a su. Il mio ex aspettava che mi affacciassi dalla finestra al primo piano prima di rientrare. 
Conosco ragazze che hanno accettato passaggi in macchina perchè diluviava e l'autobus non c'era. Altre che si sono fidate di appartarsi sugli scogli a fare due chiacchere con ragazzi conosciuti la sera prima. Altre ancora si sono fatte scortare a piedi fino casa da giocatori di rugby (immaginate la stazza) alle 5 del mattino dopo essere andate a ballare. Sono dovuta andare a prendere una ragazza in una via sperduta a Parma e non sapeva nemmeno come c'era arrivata. E ho dovuto portarle dei vestiti. C'è chi voleva tornare all'alba in bicicletta dalla discoteca nonostante fosse in una città enorme perchè c'era "meno traffico", e chi si è fidata di dormire fuori a casa di un compagno di università per motivi che non ho voglia di descrivere. Ebbene non è mai successo niente. Siamo sempre tornate a casa. Col patema d'animo magari, ma alla fine c'è sempre andata di lusso.
Poi sta ragazza va in vacanza e paga anche tutte le nostre leggerezze. Io la vedo così, e sono davvero, davvero terrorizzata.

1 commenti:

ricercatrice ha detto...

Intanto sapere che sei viva è un bel sapere, e poi sì è vero siamo costrette alla paura a girare scortate da amici e amiche per evitare di sentirci minacciate dalle ombre che gravano sulle vite di noi abitanti del ventunesimo secolo. E' tristissimo pensare che dietro un sorriso possa nascondersi la fine dei tuoi sogni, ma succede e lo sappiamo tutte perchè i media non fanno altro che raccontarci con dovizia di particolari come le donne diventino vittime di carnefici crudeli e casuali.
La cosa che più mi turba di questa storia simile a tante altre, è l'atteggiamento della cosiddetta amica del cuore, non capisco le sue reazioni a caldo e a freddo.
Dice di essere la sua migliore amica lo sbandiera su tutte le testate nazionali,ma quando la sua amica sparisce in un posto lontano da casa e con gente sconosciuta lei non fa una piega e durante le ricerche prende e se ne torna a casa. E' tutto molto strano, assurdo e ricorda tristemente altre vicende tra amici che sono giunte agli onori della cronaca nera. Scusa per il commento prolisso, ma la mia prima reazione è stata di fastidio perchè stanno reagendo tutti come al solito, era una brava ragazza tutta casa e chiesa che però si è andata ad infilare in un posto dove la maggior parte della gente va a trascorrerci vacanze trasgressive o almeno alternative. Sento sempre tanta ipocrisia dietro queste tragedie giovanili, questo non da il diritto a nessuno di fare del male a qualcun altro, ma a volte si va incontro ad un rischio che inizialmente sembra calcolato e che poi non si rivela più tale. Scusa ancora per l'attacco di logorrea. A presto.