Lo Zambia che nessuno vuole vedere...




Questa mail mi è stata spedita a gennaio da Pierre che come molti sanno è sempre in giro per il mondo ad aggiustare o far partire macchine per imbottigliare la coca cola, l'acqua...etc... la pubblico perchè mi pare che ne valga la pena...e Pierre ha acconsentito. Tutt'ora il nostro omino è laggiù. Torna presto...mi raccomando.



"Ciao Maestra,

indovina da dove ti scrivo? Sono in Zambia, piu' precisamente nella capitale, Lusaka,2.000.000 di abitanti, la più grande città dello stato; è su un altopiano a 1.400 metri di altezza, nei pressi del fiume Lunsemfwa. È un importante polo commerciale oltre che politico, ed è snodo delle principali vie automobilistiche dello Zambia. L'attuale sindaco è una donna,Susan Nakazwe. Hai presente uno di quei film dove il colone inglese ha uno stuolo di piccoli negretti che gli mettono il grasso sugli stivali mentre uno gli porta il the'? Non siamo a questi livelli, ma la differenza tra bianchi e neri e' ancora forte, e questo a me personalmente pesa molto.Tutti i centri di potere sono in mano ai bianchi, mentre agli altri spettano dei lavori "facilmente rimpiazzabili", quindi e' impensabile che un giorno questo paese riesca a determinare il suo suo futuro grazie ai nuovi "manager" locali... La cosa strana e' che tutti parlano un inglese comunque "inglese", molto piu' preciso ed articolato del nostro, e quindi potrebbero anche avere delle possibilita', ma quello che gli manca e' la grinta, o forse l'ambizione... e' un difetto? Od e' un pregio? Non hanno voglia di "ottimizzare". velocizzare, produrre, incrementare, realizzare, non hanno negli occhi la "fame" che contraddistingue i loro"capi", figli dei figli dei coloni inglesi che misero a ferro e fuoco l'Africa. Manca pero' anche la passione nel fare le cose, schiacciata dalla flemma e dalla consapevolezza che quello che non si fa oggi, qualcuno lo fara', perche' c'e' chi e' interessato ad andare avanti, quindi delle volte ti guardano in modo disarmante, perche' si chiedono perche' un qualcuno deve prendersela tanto se per esempio non arriva l'acqua o l'aria alle macchine, oppure e' finito questo o quel prodotto, fintanto che a fine giornata ci rimangono male se il loro capo li sgrida davanti a tutti perche' la linea non ha prodotto, e quindi hanno perso dei soldi i capi, e delle volte hanno perso il lavoro degli operai...In questa dimensione diventa difficile giudicare, e talvolta diventa difficile ragionare su quali sono le cose giuste o sbagliate...La sera prendo un the' caldo, prima di andare a letto, sento gli insetti nel giardino dell'albergo, sembrano cicale, ma sicuramente sono qualcosa di piu' grosso, non grosso come i coccodrilli nel laghetto, che ci tengono compagnia la sera a cena, o degli uccelli tutti gialli dalla testa nera, che ci svegliano al mattino e vediamo a colazione.


Prima di prendere sonno sento un'afa che sale, un sapore nell'aria che trasporta il calore di una terra antica che ne ha viste davvero tante, e mi addormento sentendo il battito lontano di una jungla che gioca con l'anima dell'uomo.Questa notte ho pensato di spedirti un poco di questo battito...
Un bacio Pierre"




1 commenti:

ricercatrice ha detto...

Wow. Credo che vedere determinate realtà cambia un pò le prospettive sulla tua di realtà.Ti invierò una storiella interessante sull'importanza delle prospettive e delle priorità, probabilmente la conosci già, però io la trovo carina.