dopo aver passato una settimana torcia in mano a cercare pettole (=cacche) di topo, e non avendole rinvenute mi tranquillizzo e capisco che no, non ho i topi in casa. ma il destino vuole che proprio il giorno in cui fieramente e a tavolino decido di averla vinta, rincaso e vedo una macchietta marrone uscire dal tappeto peloso bianco che non so quale idiota compra come ornamento. vedo uno spaghetto uscire dalla macchiolina, mi avvicino, era una coda. che merda. un topo. mi dispero, cuore in gola, e torno sulle scale. busso al vicino. non risponde. ribusso. niente. chiamo mio padre. sento il vicino salire le scale. lacrime agli occhi gli chiedo di salvarmi la vita. ovviamnte in inglese. balbettando. lui decide che gli faccio pena e accetta. prende l'aspirapolvere e cerca di aspirare il topo scoprendo in tal guisa che il mio piccolo ratatouille é morto. mi fa: apri la portafinestra della cucina e tu chiuditi in cesso. obbedisco. il topo vola nel cortile interno del mio palazzo, in barba ai bimbi che ivi vi giocano, e io mi sento dire che se ce n'é uno ce ne saranno almeno 11. passo la sera parlando ad alta voce e battendo le mani. come i pazzi. mando affanculo i ratti ad alta voce pensando che, indispettiti dalla nuova convivenza, se ne dipartano per altri lidi.
voi lo sapevate che amsterdam é la cittá con la piú alta concentrazione di sorci (di tutte le taglie) in europa? esportano tulipani, formaggio e pantegane...
ora é tutto ok. ho uno scacciatopi a ultrasuoni che li tiene lontani. e dormo serena. se gas gas e gli altri vengono con zucca e scarpetta a farmi il vestito giuro che chiamo la civetta di harry potter e li faccio fuori. vingardium leviosa!