
Forse una delle "cose" più belle che io abbia mai letto. Dico "cose" perchè non riesco a trovare una definizione che si avvicini almeno un po'. Non una dichiarazione, non una lettera. Un monologo...ma nemmeno questo si adatta. In ogni caso leggete, tutto d'un fiato, e rileggete, col cuore aperto, in attesa. Scritta da Sarah Kane, una delle autrici teatrali più dotate del nostro secolo, tragicamente scomparsa nel 1999, a 28anni. Me l'ha fatta scoprire ovviamente Francesca, l'intellettuale amica di Firenze.
Tratta da "Crave, Febbre".
E voglio giocare a nascondino e darti i miei vestiti e dirti che mi piacciono le tue scarpe
e sedermi su gli scalini mentre fai il bagno
e massaggiarti il collo
e baciarti i piedie tenerti la mano
e andare fuori a cena e non farci caso se mangi dal mio piatto
e incontrarti da Rudy e parlare della giornata
e battere a macchina le tue lettere
e portare le tue scatole e ridere delle tue paranoie e darti nastri che non ascolterai
e guardare film bellissimi e guardare film orribili e lamentarmi della radio
e fotografarti mentre dormi e svegliarmi per prepararti il caffè le brioche e la ciambella
e andare da Florence a bere il caffè a mezzanotte e farmi rubare tutte le sigarette
e non trovare più i fiammiferi e dirti quali programmi ho visto alla tv la notte prima
e portarti a far vedere l’occhio e non ridere delle tue barzellette
e desiderarti di mattina ma lasciarti dormire ancora un po’ e baciarti la schiena
e accarezzarti la pelle e dirti quanto mi piacciono i tuoi capelli i tuoi occhi le tue labbra il tuo collo il tuo culo il tuo...
E sedermi a fumare sulle scale finche il tuo vicino non torna a casa
e sedermi a fumare sulle scale finchè tu non torni a casa
e preoccuparmi se fai tardi
e meravigliarmi se torni presto
e portarti girasoli e andare alla tua festa
e ballare fino a diventare nero
e essere mortificato quando sbaglio e felice quando mi perdoni e guardare le tue foto
e desiderare di averti sempre conosciuta
e sentire la tua voce nell’orecchio e sentire la tua pelle sulla mia pelle
e spaventarmi quando sei arrabbiata e hai un occhio che è diventato rosso e l’altro blu
e i capelli tutti a sinistra e la faccia orientale e dirti che sei splendida
e abbracciarti se sei angosciata
e stringerti se stai male
e avere voglia di te se sento il tuo odore
e darti fastidio quanto ti tocco e lamentarmi quando sono con te
e lamentarmi quando non sono con te
e sbavare dietro ai tuoi seni e coprirti la notte
e aver freddo quando ti prendi tutta la coperta
e caldo quando non lo fai e sciogliermi quando sorridi
e dissolvermi quando ridi
e non capire perché credi che ti rifiuti visto che non ti rifiuto
e chiedermi chi sei ma accettarti chiunque tu sia
e raccontarti dell’angelo dell’albero il bambino della foresta incantata che attraversa volando gli oceani per amor tuo
e scrivere poesie per te e chiedermi perché non mi credi
e provare un sentimento così profondo da non trovare le parole per descriverlo
e aver voglia di comprarti un gattino di cui diventerei subito geloso perché riceverebbe più attenzioni di me e tenerti a letto quando devi andare via
e piangere come un bambino quando te ne vai
e schiacciare gli scarafaggi
e comprarti regali che non vuoi
e riportarli via e chiederti di sposarmi
e dopo che mi hai detto ancora una volta di no
continuare a chiedertelo perché anche se credi che non lo voglia davvero lo io voglio davvero più della prima volta che te l’ ho chiesto
e andare in giro per la città pensando che è vuota senza di te
e volere quello che vuoi tu
e pensare che mi sto perdendo ma sapere che con te sono al sicuro
e raccontarti il peggio di me
e cercare di darti il meglio perché è questo che meriti
e rispondere alle tue domande anche quando potrei non farlo
e cercare di essere onesto perché so che preferisci così
e sapere che è finita ma restare ancora dieci minuti prima che tu mi cacci per sempre dalla tua vitae dimenticare chi sono
e cercare di starti vicino perché è bello imparare a conoscerti
e ne vale di sicuro la pena
e parlarti in un pessimo tedesco e un ebraico ancora peggiore
e fare l’amore con te alle tre del mattino
e non so come
non so come
non so come comunicarti qualcosa
dell’assoluto
indimenticabile
incondizionato
inarrestabile
irrevocabile
razionalissimo
costante
magnifico
amore che ho per te.
conoscevo questo pezzo, ma nel tuo blog assume totalmente un' altra trasparenza.
RispondiEliminaintellettuale a me?
RispondiEliminaahò!
...io non l'ha conoscevo.ma poco dopo averlo fatto mi son sentita così stranita...stranita dalla magia delle sue parole,da quanto i sentimenti di una donna possano essere così magnificamente sublimi e poetici....
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