Guarda u mmare quant'è bello... 'spira tanto sentimentoooo!!!


Ragazzuoli, ovunque voi siate in anticipo buonapasqua. io vado un po' in vacanza col Pierre! diamoci al mare!

un bacio gigante a todo el mundo!!!

lo sapevate che...


notizia del 15.10.05... io sinceramente non ne sapevo niente...voi?
Rapiti" Uan, Four e Five
Gli storici pupazzi rubati a Milano
Furto
o rapimento non si sa. L'unica cosa certa è che gli obiettivi dei ladri che si
sono intrufolati nella seda della Scuola di Arte Drammatica "Paolo Grassi" di
via Salasco a Milano erano proprio le tre storiche mascotte delle reti Mediaset:
Uan, Four e Five, per anni protagonisti dei programmi per bambini di Mediaset,
il primo a Bim Bum Bam, l'altro a Ciao Ciao. Five, "simbolo" di Canale 5, era
doppiato da Marco Columbro.

Per
anni i tre pupazzi hanno allietato il pomeriggio di milioni di ragazzi,
un'intera generazione cresciuta con i cartoni animati. Le mascotte, che erano
gli originali di cui non esistono copie, erano conservati in teche di legno,
insieme a manichini e burattini in via di catalogazione, nel seminterrato
dell'edificio. Erano stati donati da Mediaset alla Scuola.
I ladri sono
entrati nella scuola, nella notte fra giovedì e venerdì, e hanno portato via
solo i tre pupazzi. E' anche scattato l'allarme, verso l'1.20 di notte, senza
che però la vigilanza privata rilevasse nulla di particolare. Le indagini sono
condotte dalla polizia. Chissà che presto, viste le modalità del furto, non
arrivi una richiesta di riscatto

SOMIGLIANZE


guardando con mia madre Shrek III ad un certo punto lei se ne esce innocente con "ma non assomiglia a qualcuno questo coso?".
POI LE è VENUTO IN MENTE...

Lo Zambia che nessuno vuole vedere...




Questa mail mi è stata spedita a gennaio da Pierre che come molti sanno è sempre in giro per il mondo ad aggiustare o far partire macchine per imbottigliare la coca cola, l'acqua...etc... la pubblico perchè mi pare che ne valga la pena...e Pierre ha acconsentito. Tutt'ora il nostro omino è laggiù. Torna presto...mi raccomando.



"Ciao Maestra,

indovina da dove ti scrivo? Sono in Zambia, piu' precisamente nella capitale, Lusaka,2.000.000 di abitanti, la più grande città dello stato; è su un altopiano a 1.400 metri di altezza, nei pressi del fiume Lunsemfwa. È un importante polo commerciale oltre che politico, ed è snodo delle principali vie automobilistiche dello Zambia. L'attuale sindaco è una donna,Susan Nakazwe. Hai presente uno di quei film dove il colone inglese ha uno stuolo di piccoli negretti che gli mettono il grasso sugli stivali mentre uno gli porta il the'? Non siamo a questi livelli, ma la differenza tra bianchi e neri e' ancora forte, e questo a me personalmente pesa molto.Tutti i centri di potere sono in mano ai bianchi, mentre agli altri spettano dei lavori "facilmente rimpiazzabili", quindi e' impensabile che un giorno questo paese riesca a determinare il suo suo futuro grazie ai nuovi "manager" locali... La cosa strana e' che tutti parlano un inglese comunque "inglese", molto piu' preciso ed articolato del nostro, e quindi potrebbero anche avere delle possibilita', ma quello che gli manca e' la grinta, o forse l'ambizione... e' un difetto? Od e' un pregio? Non hanno voglia di "ottimizzare". velocizzare, produrre, incrementare, realizzare, non hanno negli occhi la "fame" che contraddistingue i loro"capi", figli dei figli dei coloni inglesi che misero a ferro e fuoco l'Africa. Manca pero' anche la passione nel fare le cose, schiacciata dalla flemma e dalla consapevolezza che quello che non si fa oggi, qualcuno lo fara', perche' c'e' chi e' interessato ad andare avanti, quindi delle volte ti guardano in modo disarmante, perche' si chiedono perche' un qualcuno deve prendersela tanto se per esempio non arriva l'acqua o l'aria alle macchine, oppure e' finito questo o quel prodotto, fintanto che a fine giornata ci rimangono male se il loro capo li sgrida davanti a tutti perche' la linea non ha prodotto, e quindi hanno perso dei soldi i capi, e delle volte hanno perso il lavoro degli operai...In questa dimensione diventa difficile giudicare, e talvolta diventa difficile ragionare su quali sono le cose giuste o sbagliate...La sera prendo un the' caldo, prima di andare a letto, sento gli insetti nel giardino dell'albergo, sembrano cicale, ma sicuramente sono qualcosa di piu' grosso, non grosso come i coccodrilli nel laghetto, che ci tengono compagnia la sera a cena, o degli uccelli tutti gialli dalla testa nera, che ci svegliano al mattino e vediamo a colazione.


Prima di prendere sonno sento un'afa che sale, un sapore nell'aria che trasporta il calore di una terra antica che ne ha viste davvero tante, e mi addormento sentendo il battito lontano di una jungla che gioca con l'anima dell'uomo.Questa notte ho pensato di spedirti un poco di questo battito...
Un bacio Pierre"




Week End Parmigiano

Tornare a Parma dopo quasi 5 mesi è stato pazzesco. Non era mai successo che ci separassimo per coì tanto tempo... come una coppia di iannamorati. Vi giuro che l'emozione era quella, quando finisce un amore bello, magari per la distanza o per motivi più grandi di noi, e poi per caso ci si ritrova, e ci si guarda, ci si studia, fondamentalmente per capire chi tra i due è cambiato di più. Certo questo primato spetta a me. Credetemi, Parma mi ha osservato, mi sentivo i suoi occhi addosso... e un po' mi ha fatto male al cuore passare sotto i vecchi portoni degli amici che ormai non abitano più lì, o addirittura casa mia, con la luce accesa in camera e dentro chissà chi.

D'altra parte in questa stanza c'ho vissuto 4 anni...non si possono mettere da parte o dimenticare...

Cmq, trovati gli amici con aperitivi iniziati alle 17,45 (Io Pierre e Paris), dopo aver visto il figlio appena nato a due "confratelli della goliardia", arriviamo a cena da Frank Focaccia, il posto che più sentiamo nostro, o almeno...mio. La Patty -la proprietaria moglie del mitico Fank- mi ha anche regalato le nuove spillette!

Passeggiata per digerire, e intravedo i nuovi autobus navetta per nadare in discoteca senza dover prendere la macchina. Io amo questa città sempre di più. Ci salutiamo, Pierre Faffino, Davide, Valeria, l'altra Patty e vado a casa con Rocco che mi sistema nel suo soggiorno. Tempo di guardare la fine del festival e crollo.

Domenica ci svegliamo e alle 11.30 siamo già a fare un giro, un bar non si trova, e quelli che ci sono non ci convincono... passiamo l'inculato (questo piazzale è così denominato da TUTTI i locali, cittadini e non, a causa dell'inconfondibile posizione in cui hanno messo il povero Filippo Corridoni, che era un sindacalista e quindi vabbè) e andiamo a fare colazione in pasticceria in fondo a Via D'Azeglio, poi pizzetta alla napoletanissima "Un posto al sole".

Io e Pierre ci trovaimo veramente un posto al sole dopo pranzo giusto per goderci la prima giornata decente dopo mesi...ma perchè ci sono due suore che si tengono per mano?

Dai, no...veramente...perchè?!

La splendida villa di Maria Luigia è sempre al suo posto, appena fioriranno gli alberi sarà meravilgiosa...credetemi...

il piazzale della Pilotta è nuovamente preso d'assalto da tutti in cerca di sole...

e finalmente hanno lasciato intravedere il secondo cortile interno...quello da cui deriva il nome...dove si giocava la Pelota!

Grandi assenti del fine settimana le tartarughe della fontana Bottego, poverette...chissà dove le hanno messe...

Non ho tutte le parole per descrivervi come sono stata... ma ne avevo bisogno. mi ero dimenticata cosa volesse dire stare così bene senza pensare a niente.
E...so che non è stata colpa tua...però Sara mi sei mancata tantissimo.