"Portavo tutti i giorni una banana al lavoro -ha svelato l'ingegnoso inventore riguardo l'origine della bizzarra idea- e mi arrabbiavo perchè alla fine il frutto era tutto scuro e ammaccato".

Eh si, questi sono i veri problemi dell vita... mica la gente che muore di fame... no no...le banane che diventano marroncine!

Impiegato presso la Kruse Kunststof, ditta specializzata nella lavorazione di materiali plastici, l'ardito inventore, per risolvere il problema della tipica fragilit del frutto e realizzare il box protettivo, ha dovuto sfruttare tutta la sua esperienza nel campo. Per acquistare lo speciale involucro, in vendita al prezzo di 3,90 euro al pezzo, sufficiente collegarsi al sito Internet www.banabox.de, verificare il funzionamento del sistema ed effettuare un ordine. Provare per credere. Segnalo anche la foto del bimbo che abbraccia la banabox, con la scritta "io ce l'ho già, e tu?"

Chi me lo regala per Natale???

AAA ALLOGGIO CERCASI

Siamo 5 piccole donne che vogliono passare il capodanno a dublino... se qualcuno di voi conoscesse soluzioni possibile per l'alloggio, o ha amici in loco che possono darci una mano siete i benvenuti!!!
PLEASE

Da domani si torna a Parma

Domani mattina si torna a Parma. Da domani torno sui libri, e preparo questo benedetto diritto fallimentare... il 18dicembre. E vediamo di fare un mesetto tranquillo di studio, concentrato e proficuo. Ne ho proprio bisogno. Ho bisogno di ritrovare le giuste priorità. E le vetrine già pronte per il Natale mi mettono seriamente angoscia. Chissà come sarà quest'anno.
Quindi segnate sulle agende che fino a Natale io sarò a Pr. Ma aspetto i vostri immancancabili messaggini di insulti.

A grande richiesta...




Dottoressa Schirinzi




Eh già... i miei amici continuano a laurearsi e sposarsi... e io non riesco ad incastrarmi in nessuna delle due categorie. Anche se il matrimonio è fuori questione, ma va bene così. Laurea... che bella parola. E si è laureata anche la cara Marina... con un bel 110 e lode che non lascia spazio ad ulteriori commenti.
Ma veniamo a noi. Innanzi tutto cercare di raggiungere Perugia è un'impresa titanica ed è quindi più facile decidere di affittare un monopattino o farsela a piedi. Poi, se decidete di andare a visitare questa bellissima città preparate le scarpe da trekking, e il piccone, perchè è proprio tutta una salita...ma ne vale la pena, credetemi. Obbligatoria una sosta al ristorante "Il mi'cocco", e la passeggiata sul belvedere, e la magnifica fontana in piazza.
Ho festeggiato per la prima volta in vita mia S.Martino con castagne e vino novello, e Marina ci ha deliziato con la mitica esclamazione "Ma è normale che la mia castagna sia pelosa!?"...
Che dite...è normale?

le foto del post a seguire...

Momento poco adatto

E' da quando sono tornata a vivere a Padova che mi ripeto "domani inizi a buttar via tutte le cose che hai qui dentro e non usi". Ad essere sinceri c'è da ammettere che un buon 60% delle cose contenute nella mia stanza mi è tuttora ignoto. Ho la camera più piccola della casa e l'armadio più grande della casa... riempito giustamente dalle cose "di casa" che non sono mie, e non le prenderò in considerazione. Passiamo al resto. Oltre ad uno scatolone zeppo di libri che campeggia sotto la scrivania, tutto il contenuto della mia stanza parmigiana è stato fagocitato dalla cameretta padovana (ora sull'orlo del collasso). Ma vi sono delle zone d'ombra che vanno assolutamente risistemate. Ho deciso di partire dal semplice, e aprire il cassetto della scrivania. Apparentemente sembrava in ordine... ma c'era veramente TROPPA roba. Tra cui:
-vecchie fototessere della sottoscritta a 15 anni (dovrete pagare per vederle);
-il mio timbrino di pooche che funziona ancora, con la scritta "amici per la pelle";
-bigliettini scrittimi dai bimbi dei centri estivi;
-buste. Tante buste. Ho buste per scrivere lettere che non mi basterà tutta la vita;
-12 penne che non scrivevano;
-2 astucci vuoti
ma soprattutto
-LE CHIAVI DI RISERVA DELLA MIA VESPA!
Yeppa! Credevo di averle perse!
Ma quel che è peggio è che c'erano un sacco di lettere, scritte negli ultimi sei anni, e tante le avevo scordate. Le lettere dell'Anna dall'America, lettere di scuse del mio ex (se le mettesse dove tutti stanno pensando), lettere di mia madre che mi hanno fatto piangere ovviamente... e articoli di giornale che ho ritagliato e messo da parte. La mia vita in un cassetto, in pratica. E mi sono veramente depressa. Poi però ho pensato che se c'è qualche volontario disposto ad aiutarmi e strapparmi le cose di mano prima che io le legga...beh...si faccia avanti.
Forse non era il momento giusto. Stanno cambiando troppe cose, e il casino, quello materiale, che non è nella mia testa, ma nella mia stanza...forse per il momento non fa male a nessuno, ed è meglio lasciarlo così com'è!